E la Supercoppa?
"Ma lì fu una partita strana, perchè si andò sotto su delle ripartenze, nell'ultima mezz'ora la squadra fece molto bene e in quel momento uguale: perchè quando aveva la palla il portiere della Lazio, mi ricordo che eravamom quattro girati di spalle e c'è stata meno attenzione. Questo farà la differenza quest'anno. Siccome noi quest'anno siamo ripartiti per vincere, per cercare di centrare obiettivi, quindi bisogna arrivare a marzo nelle migliori condizioni, ma bisogna sapere che per noi quest'anno è un anno molto più difficile dell'anno scorso, perchè le squadre avversarie, il Napoli, la Roma, l'Inter, il Milan e la stessa Lazio - domani è una bellissima giornata perchè si affrontano le prime sei del campionato - quest'anno saranno ancora più arrabbiate e vogliose di poter battere la Juventus. Quindi noi, sapendo questo, dobbiamo migliorare e non concedere quello che abbiamo concesso in questo inizio di campionato, anche se la squadra in queste partite ne ha pareggiata una a Bergamo".
Che tipo di lavoro deve fare un allenatore in queste circostanze? Un lavoro mentale, psicologico? Perchè un giocatore non arriva da solo a capire che se tiri un attimo i remi in barca la squadra può soffrire?
"Ripeto, perchè quest'anno è il settimo anno e la squadra ha fatto per sei anni grandissimi risultati, ma sono rimasti lì. E rimangono lì. Quest'anno dobbiamo sapere che abbiamo contro tutte le squadre del campionato, che vogliono battere la Juventus. Quindi noi quest'anno dobbiamo fare quel qualcosa in più e va fatto in quelle situazioni di partita, perchè altrimenti diventiamo come le altre squadre e lasciamo punti per strada. può succedere e sono momenti. Dal negativo che abbiamo lasciato due punti a Bergamo, perchè a Bergamo abbiamo lasciato due punti, bisogna vedere il positivo. Che quelle cose non vanno più fatte perchè altrimenti rischiamo di buttare il campionato o di non lottare per il campionato".