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Marco Ardemagni (Amicone63) si racconta fra Hattrick e radio

Molti di noi, probabilmente, ascoltano Marco Ardemagni al mattino presto su Rai Radio2 a Caterpillar AM, programma di cui è conduttore dal 2011. Ma molti di noi, probabilmente, non sanno che Marco è di casa su questi server da quasi 18 anni: è iscritto a Hattrick come Amicone63 (1506987), e la sua squadra, l'ING FC (545960), creata nella stagione 23, milita nella serie VI.303 fin dalla stagione 56.

Poeta, scrittore, autore e conduttore televisivo, soprattutto autore e conduttore radiofonico, in questa chiacchierata Marco Ardemagni ci racconta la sua esperienza da hattrickiano vip.


Ciao Marco, per cominciare: hai un Indovinarde a tema con Hattrick? (La soluzione alla fine dell'intervista)

Ciao Massimo, te ne faccio uno semplicissimo: come si chiama un team di Hattrick gestito automaticamente da un pipistrello (3)?
Poi però ci tocca spiegare ai lettori cos’è un Indovinarde: si tratta di un indovinello che propongo da molti anni agli ascoltatori di Radio2 alle 6:30 del mattino. Il primo fu: come si chiamava il patriota noto per il movimento del bacino (6, 7)? Silvio Pelvico.

L'inizio della tua avventura su Hattrick ha un quando visibile a tutti: 7 luglio 2004. Mancano un chi, un come, un dove e un perché. Raccontaci del tuo arrivo qua.

Tutto nasce nella redazione milanese di Catersport, un programma di RAI Radio2 che è andato in onda dal 2000 al 2012, quando Luca Gattuso, il doriano del gruppo, scopre questo gioco, probabilmente bazzicando ancora nel giro di Radio Popolare, l’emittente da cui tutti provenivamo, e quindi contagia Sergio Ferrentino, il nostro maestro juventino, Giorgio Lauro, il milanista, attualmente conduttore di Un giorno da pecora con Geppi Cucciari, su RAI Radio1, e me, il poeta interista del gruppo. Ricordo che pochi giorni dopo il debutto partii per le Olimpiadi di Atene (come unico inviato di Radio2) ed ero già impallinato di Hattrick.

Giocavi, o giochi, ad altri manageriali di calcio?

Assolutamente no. Da una vita cerco, con alterne fortune, di star lontano da qualsiasi tipo di gioco online o da console. Sono facile all’addiction e il miglior metodo è costruire una diga, oppure, se la diga non ha funzionato, disinstallare e fuggire appena il gioco si fa ossessivo, come ho fatto con Ruzzle o Livequiz. Attualmente solo Hattrick e, a tratti, gli scacchi online di chess.com, dove gioco pessime partite “bullet” da un minuto, resistono.

Perché Hattrick? Cos'hai trovato in questo giochino online?

Mi piace la continuità narrativa dei match, il fatto che durino davvero 90 minuti + 15 di intervallo. E anche la continuità narrativa della squadra e della giovanile. Mi affeziono ai giocatori, tanto che fatico sia a venderli sia a licenziarli.

Quanto tempo dedichi alla settimana alla tua squadra fra allenamento, mercato, preparazione della partita, giovanili?

Preferisco non pensarci. Diciamo qualche ora di sicuro.

Partecipi alla vita della comunità, o la segui, o la seguivi? E le nazionali?

Partecipavo molto al forum nei primi anni. Come episodio top ricordo un sondaggio in cui scegliemmo il comico italiano che faceva meno ridere. Vinse a mani basse Gabriele Cirilli, seconda “La premiata ditta”. Quando Cirilli quest’anno se l’è presa in modo inqualificabile con l’Inter ho goduto che critiche così odiose arrivassero da un comico così scadente.
Seguo le nazionali, talvolta faccio il tifo se sono già online, ma non metto la sveglia per una partita. Mi è spiaciuta la recente sconfitta in finale di Coppa del Mondo. Piuttosto per diverse stagioni ho puntato ad avere dei giocatori in qualche nazionale straniera: alla fine era diventata una priorità maggiore rispetto al risultato stesso della mia squadra e ci sono anche riuscito con tre o quattro di loro. Gli ultimi sono stati un U-21 tunisino e il portiere della nazionale greca che alla fine ho venduto perché non mi sembrava abbastanza valorizzato. Però avere il terzo-quarto portiere della nazionale greca mi ha permesso di partecipare, pochi mesi fa, a una divertente videocall con lo staff della nazionale ellenica.

Nella stagione 81 festeggerai le nozze d'argento con la serie VI.303. Illuminaci. Come si fa a non salire e non scendere per 25 stagioni?

Non lo so nemmeno io: un po’, come dicevo, ho puntato ad altri obiettivi, ma suona come la volpe e l’uva. Ho tanti secondi posti: alla fine in ogni stagione c’era sempre una squadra che andava meglio della mia e anche quest’anno sta andando così: ho perso in trasferta due partite assurde contro due squadre che ho letteralmente piallato in casa. Boh. Tra l’altro non solo non sono mai salito o sceso per così tante stagioni, ma ho fatto anche pochi spareggi: soltanto uno per salire avendo vinto la serie e qualcuno in più, ma sempre pochi, per non scendere: è un po’ la storia della mia vita, non sono un leader nato, ma odio essere messo sotto.

Quanto senti la partita? Ti arrabbi per le sconfitte dell'ING FC? Il tuo rapporto col random? Godi di più per una vittoria dell'ING FC o per una sconfitta della Juve?

Mi arrabbio tantissimo se perdo, soprattutto me la prendo quando una netta supremazia a centrocampo non si trasforma in una netta differenza nel numero di occasioni (anche al netto di SE e altri accidenti). Mi piacerebbe fare una statistica per capire in quante partite il team con il centrocampo peggiore riesce ad avere più occasioni.
Della Juve preferirei non parlare, c’è sempre troppa polemica quando si arriva su quel tema. Siamo ancora in clima olimpico e allora celebriamo piuttosto i nostri campioni della neve e del ghiaccio. Ne cito alcuni: Stefania Constantini e Amos Mosaner, Francesca Lollobrigida, Michela Moioli e Omar Visintin, Pietro Sighel, Yuri Confortola, Tommaso Dotti e Andrea Cassinelli, Sofia Goggia, immensa, Federica Brignone, Nadia Delago, Dorothea Wierer e Arianna Fontana, che dopo aver vinto l’oro nei 500m ha reagito così alla squalifica nei 1000m: “Fa parte dello sport accettare i giudizi”.

Cosa cambieresti di Hattrick?

Per me la prima modifica da fare sarebbe includere tutte le informazioni rilevanti nel Manuale. Lo so che è già una IMMENSA pagina, ma nessuno è così folle da leggerlo tutto da cima a fondo. Lo si utilizza con il search. Ma quello che non sopporto è scoprire che esistono informazioni o regolette che vanno ricercate in qualche forum o in qualche update, ma non sono (o non sono ancora) state incluse nel manuale.

Saprai che su Hattrick ci sono più radio, nelle federazioni e nel forum, che seguono le partite dei club e delle nazionali. Parliamone. Ti capita di ascoltarle?

Ne ho sentita soltanto una, una volta, moltissimo tempo fa, durante una giornata di campionato. Sembrava divertente la conduzione, ma la dispersione data dal numero di partite rendeva il tutto poco attraente. Ma è passato tanto di quel tempo che potrei sbagliarmi.

Tutti noi hattrickiani abbiamo esperienze, fra il tragico e il comico, di partite importanti che si sono sovrapposte a momenti particolari della vita reale. Nel tuo caso, sarà successo anche in circostanze varie del tuo lavoro in radio. Ricordi qualche episodio?

Ne ricordo una recente: una immeritata sconfitta 2-1 nel giorno dell’immeritata sconfitta 2-1 nel derby. In radio ricordo che l’attore Davide Enia mi chiese di inventare una radiocronaca per il suo programma Rembò e io scelsi di registrare un brano in cui sul campo si trovava tale Mario Magro che altri non era che un mio difensore centrale di Hattrick. E poi un ricordo lontanissimo: il Natale 2004 cadde di sabato e io durante il cenone familiare, a casa dei miei genitori, continuavo ad andare di nascosto in studio a controllare su un desktop l’andamento del match. Era il mio primo Natale con Hattrick, ancora non sapevo che sarebbe stato l’ultimo Natale con mio padre. Te lo dico adesso: “Scusa, papà”.

Ti è mai accaduto, durante una diretta radiofonica, che un ascoltatore si sia rivelato un giocatore di Hattrick?

Diversi, almeno una mezza dozzina, e questo possiamo dirlo perché negli anni abbiamo sempre organizzato tantissime occasioni d’incontro con loro come i Caterstadi in cui gli ascoltatori venivano alla sede Rai di Milano, talvolta anche di Roma o di Napoli oppure di Torino durante le Olimpiadi 2006, per non parlare dei “CaterRaduno” in cui per molti anni abbiamo incontrato i nostri ascoltatori nel corso dell’ultima settimana della stagione verso fine giugno, sulla riviera Adriatica, specialmente a Senigallia.

HT-Johan contatta Radio2 perché diventi media partner ufficiale di Hattrick in Italia. La direzione passa la palla a te: hai carta bianca. Cosa organizzi?

Hattrick è poco raccontabile perché ci sono troppe squadre. Le nazionali sono più attraenti. Ma a me piacerebbe inventare una via di mezzo: un torneo nazionale che potrebbe basarsi su squadre riconducibili a quelle della Serie A. Poniamo, per semplicità, le otto più popolari. Su questo ho nel cassetto un progettino, chissà che non si riesca a realizzarlo, da qualche parte.

Un po' di gossip. A parte Giorgio Chiellini, nome risaputo e ricorrente nella comunità italiana, visti anche i tuoi lunghi trascorsi a Catersport, sai di calciatori, sportivi, personaggi più o meno famosi che giochino o abbiano giocato ad Hattrick? Chiaramente per quello che puoi dire, nel rispetto della riservatezza di ognuno.

Anche io avevo saputo di Chiellini che allora giocava nella Fiorentina, se non sbaglio cooptato da un fratello. Ma da allora non ho più avuto notizia di celebrity iscritte.

L'urgenza poetica ti suggerisce qualche verso su Hattrick?

Ognuno sta solo il venerdì sera
Sperando in un 2-5-3:
Ed è sabato random.

Per concludere: giudice Ardemagni, la soluzione dell'Indovinarde?
Un team di Hattrick gestito automaticamente da un pipistrello è ovviamente un BAT.


ne parliamo sui forum, qui (17472920.1)

2022-03-03 13:40:28, 1101 views

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